In questi casi è consigliato agire precocemente attraverso una valutazione basata sull’osservazione diretta in contesto libero di gioco e in un contesto strutturato tramite prove standardizzate. In questo modo sarà possibile creare un bilancio logopedico dei punti di forza e di debolezza del bambino e successivamente stilare obiettivi e procedure di intervento personalizzate a seconda della persona. 

Le difficoltà linguistiche possono interessare uno o più dei seguenti livelli:

• Fonetico: mancanza o distorsione di alcuni suoni (es. tuo figlio ha 4 anni e dice tane invece di cane?);
• Fonologico: sostituzione, inversione o omissione di alcuni suoni/ sillabe all’interno della parola;
• Semantico-lessicale: difficoltà a comprendere e/o produrre un numero adeguato di parole;
• Morfologico: l’uso di frasi non corrette dal punto di vista della morfologia libera (articoli, preposizioni) e legata, ovvero prefissi e suffissi che regolano gli accordi di genere (maschile e femminile) e di numero (singolare e plurale), oltre che i tempi verbali;
• Sintattico: difficoltà di combinazione delle parole nelle strutture frasali;
• Narrativo: racconti brevi e poco strutturati;
• Pragmatico: mancanza dell’uso sociale della comunicazione.

Sarà il professionista ad indicarvi il percorso più idoneo da seguire.